Come Guadagnare Online (Raccontando Storie)

come guadagnare online raccontando storie

Come guadagnare online con le affiliazioni. E’ questo il topic principale di questo blog.

Si, è vero, il web è pieno di articoli che parlano di questo argomento (in realtà anche questo blog lo è …) e sicuramente starai pensando:

“Ecco l’ennesimo post su come si guadagna online …”

Questa volta però voglio affrontare il discorso in maniera un pò diversa. Voglio parlare di qualcosa di carattere generale che prescinde dallo specifico argomento affiliate marketing e di come guadagnare online con le affiliazioni.

Voglio parlare dell’ importanza di coinvolgere il giusto pubblico per portarlo a fidarsi di noi.

Ti consiglio quindi di leggere questo post fino alla fine perchè parlerò di qualcosa che difficilmente si trova negli altri blog di questo settore.

Affiliazioni: come funzionano (quando funzionano …)

Prima di iniziare ci tengo a precisare che se parlo di affiliazioni è solo perchè dei metodi per guadagnare online è l’ambito a me più familiare. Ma come dicevo sopra il discorso va inteso in maniera più generale e può essere applicato a qualsiasi cosa di vendibile online.

Le affiliazioni hanno fatto la fortuna di molti imprenditori digitali; soprattutto quelli della prim’ora che hanno capito prima degli altri come guadagnare online con questo meccanismo.

Come si dice in gergo “la barriera di ingresso” per accedere a questo tipo di business è piuttosto bassa rispetto a tante altre attività che si possono intraprendere online. In parole povere non sono necessari grandi investimenti per iniziare.

E quindi sono molti a provarci, ma non altrettanti sono quelli che ci riescono purtroppo (o per fortuna …).

Di base il principio è molto semplice: faccio pubblicità ad un certo prodotto o servizio e se qualcuno lo acquista da uno dei miei link di affiliazione il gioco è fatto. Posso passare alla cassa e riscuotere la mia fee.

Non fà una piega.

Come spesso succede però, tra la teoria e la pratica ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione e diverse domande alle quali dare risposta.

Eccone alcune:

  • Come faccio a fare pubblicità ad un certo prodotto?
  • Come facciamo a far vedere la nostra pubblicità?
  • Cosa ancora più importante. Come facciamo a farla vedere ad un pubblico interessato?

Se c’è una cosa che infastidisce le persone e sentir parlare di qualcosa che non incontra il loro interesse. Pensa poi se gli chiedi pure soldi per questo …

Quindi rivolgersi al giusto pubblico è la cosa più importante.

Risolto questo resta da:

  • scegliere il formato di comunicazione (blog, canale youtube, pagina/gruppo facebook, ecc …)
  • scegliere il tipo di traffico (seo, sem, soa, ecc …)
  • capire come coinvolgere il nostro pubblico.

Guardare al passato

Partiamo da lontano, ma neanche tanto.

Un tempo guadagnare con le affiliazioni era piuttosto semplice. E’ vero che le persone che acquistavano su internet erano molto meno, ma a conti fatti c’era più fiducia nel mezzo. Forse perchè c’era meno consapevolezza.

Basti pensare che fino a 10 anni fà la maggior parte dei business online “storava” le carte di credito sui propri database, e molti anche in chiaro …

Oggi si acquista online con molta più facilità che nel passato. Ma le cose si sono complicate un bel pò.
Chi acquista online prima si documenta. Si informa; guarda video, compara con altri prodotti simili, legge recensioni.

Questo ha portato al proliferare di blog, canali youtube, pagine e gruppi facebook e più in generale profili social specilizzati su una certa nicchia di mercato, che fanno appunto recensioni e parlano in particolare ad un preciso pubblico.

Ecco un’altra differenza con il web2.0 della prim’ora.
Chi teneva un blog a quel tempo lo faceva per pura passione, perchè aveva voglia di condividere le proprie esperienze e conoscenze con chi aveva i suoi stessi interessi.

Oggi si trovano informazioni su qualsiasi cosa, anche sugli argomenti più stravaganti e le nicchie più strette.

Ma molti blog di recensioni nascono con il solo intento di monetizzare usando le affiliazioni.

Magari si sceglie di parlare di un argomento piuttosto che di un altro non perchè si ha un effettiva competenza su di esso. Piuttosto perchè le keyword hanno un livello di concorrenza minore o un volume di traffico maggiore.

A differenza del passato dove questi meccanismi erano noti solo agli addetti ai lavori, ora la consapevolezza degli internauti è cresciuta. Chi cerca informazioni su un determinato argomento scopre subito se il post è scritto a solo scopo di lucro.

Nonostante sia un “affamato di futuro“, devo dire che un ritorno al passato in questo caso non fare male …

Coinvolgere il pubblico

Arrivo al punto.

Per riuscire a guadagnare con le affiliazioni oggi non è più sufficiente descrivere nei minimi dettagli un prodotto, le sue caratteristiche o il suo funzionamento. Sono tutte cose che si trovano su Amazon.

Il pubblico interessato oggi vuole leggere e vedere vere testimonianze. Vuole leggere intere storie sull’ argomento per il quale sta cercando informazioni. Specie se si sta informando per comprare.

Sto parlando dello storytelling. In particolare dello storytelling impiegato come strategia di comunicazione persuasiva per vendere.

Questo è quello che oggi può fare la differenza per vendere online, indipendentemente che si tratti di vendere prodotti in affiliazione piuttosto che prodotti fisici.

Perchè lo storytelling dovrebbe convincere qualcuno a comprare è presto detto.

Le storie scatenato emozioni che sono decisive nel processo decisionale. Quindi raccontare una storia e far vivere delle emozioni al proprio pubblico può rivelarsi un’arma di persuasione potentissima.

Sono descritti alcuni esempi di scrittura persuasiva da Piero Babudro autore del libro “Manuale di scrittura creativa e consapevole“, professore allo IED di Milano e professionista nel campo della comunicazione.

Quello che emerge da questi esempi è che lo storytelling più che convincere a comprare deve esprimere fiducia perchè è propria questa la materia prima che scarseggia oggi sul web. La fiducia.

La maggior parte dei contenuti sono scritti solo ed esclusivamente per vendere, ottimizzati per essere dati in pasto ad un motore di ricerca piuttosto che un sistema di bid per vincere la concorrenza.

Solo raramente ed in minima parte si prende in considerazione il fatto che il contenuto dovrà essere consumato da un essere umano.